Autovelox: la distanza minima dai cartelli che indicano i limiti di velocità

Una delle lamentele più frequenti degli automobilisti riguarda il posizionamento degli autovelox; talvolta, infatti, le apparecchiature non sono visibili ed anzi sembrano collocate di proposito in angoli nascosti della strada o subito dopo i cartelli che segnalano limiti di velocità più bassi.

Vediamo cosa dice la legge al riguardo.

Prima però una premessa: a mio avviso, avvertire con ampio anticipo gli automobilisti della presenza di un autovelox significa compromettere l’attività di accertamento delle infrazioni. E’ come se chi parla al cellulare mentre è alla guida venisse avvertito che tra qualche centinaio di metri passerà davanti ad una pattuglia…

Ciò detto, la legge distingue due ipotesi: l’autovelox fisso e quello mobile (che prevede la presenza di agenti).

Nel primo caso, l’art. 25 della legge n.120/10 prevede che i “dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento di cui all’articolo 142 del decreto legislativo n. 285 del 1992, […] fuori dei centri abitati non possono comunque essere utilizzati o installati ad una distanza inferiore ad un chilometro dal segnale che impone il limite di velocità”.

La ragione giustificatrice di questa disciplina è quella di garantire all’automobilista un congruo lasso di tempo per adeguare in sicurezza la sua marcia al nuovo limite di velocità; il Legislatore ha ritenuto che 1 km. sia sufficiente a consentire all’automobilista di adeguarsi al nuovo limite di velocità.

Quindi, le multe elevate fuori dai centri abitati con autovelox fissi posizionati a meno di 1 km. dal cartello che indica il nuovo limite di velocità si possono impugnare.

Nel secondo caso, invece, quello degli autovelox mobili, la legge non prevede una distanza prestabilita; è necessario solamente che gli autovelox siano visibili e che la distanza dal cartello sia adeguata, tenuto conto dello stato dei luoghi.

In questo caso, dunque, bisognerà valutare caso per caso se la distanza tra il cartello e l’autovelox sia o meno sufficiente per consentire all’automobilista di rispettare il nuovo limite di velocità.

Avv. Mauro Sbaraglia